Colosso delle due ruote in crisi: il tempo stringe per evitare il disastro

E’ una fase complessa per molte aziende italiane che hanno avuto una notevole flessione. La situazione è diventata difficile anche per una noto produttore di moto.

L’imprenditoria italiana sta attraversando un periodo complesso, ricercare le cause non serve a trovare a volte la risposta o soluzioni. Se è vero che le aziende italiane sono apprezzate nel mondo, un esempio su tutte è la Ducati, che sta vivendo un’ottima stagione nell’ambito delle corse, è altrettanto vero che altre aziende storiche quando non sono fallite sono in grande difficoltà.

Il tempo stringe per evitare il disastro
Crisi moto italiana (media press) Quattromania.it

Un lettore che avesse compiuto 50 anni ricorderà anche con un pizzico di nostalgia tra le pagine ingiallite di un Topolino la pubblicità negli anni ’80 di una moto che faceva sognare l’avventura in sella alla Fantic Motor Caballero. Generazioni di bambini, ragazzini si sono persi nelle fantasie di deserti o mulattiere, immaginando il primo giorno di scuola al liceo a cavallo di quell’ enduro rosso, ruote tassellate, porta numero a ricordare il mondo delle gare, della regolarità.

La storia del Fantic

Presentata alla fine degli anni sessanta, il Fantic fu una delle motociclette più ambite dai quattordicenni italiani; equipaggiata dal classico motore 2 tempi da 49 cm³ realizzato dalla Motori Minarelli di Bologna, con un assetto regolaristico, era disponibile in due versioni con cambio a 4 marce classico o con la novità per l’epoca del cambio a 6 marce. Il Caballero deve il suo nome alla marca di sigarette olandese omonima, fumata da Henry Keppel Hesselink, uno dei soci fondatori. Fantic Motor ha avuto una lunga serie di successi nel settore competizioni in fuoristrada, nell’enduro e particolarmente nella specialità trial dove ha vinto tre titoli mondiali.

Colosso delle due ruote in crisi
Fantic Caballero (media press) Quattromania.it

Dagli anni ’80 ad oggi l’azienda ha subito, tra alti e bassi crisi societarie, cessioni, e successi entrando anche nel mercato della bicicletta. La società ora sta attraverso un periodo difficile, la perdita netta del 2024 è di ben 32 milioni di euro, con l’utile che si è stanziato solo a 4,3 milioni di euro. I soci stanno cercando di far ripartire le sorti dell’azienda, con 30 milioni di aumento di capitale a fine 2023 e altri 13,5 milioni nel 2024. Di recente infatti l’azienda ha avviato la procedura di composizione negoziata della crisi, il che le permette per 120 giorni di avere “protezione” dai creditori. Alla fine di questo periodo se non si troverà una soluzione il destino dell’azienda potrebbe essere segnato.

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