La Maserati è sempre più in crisi nera, ed ora c’è bisogno di un rapido intervento da parte di Stellantis per evitare che possa accadere il peggio. I dati sono da bollino rosso per la casa del Tridente.
La crisi del gruppo Stellantis non fa più notizia, ma c’è da sottolineare che alcuni suoi marchi sono realmente a rischio taglio o fallimento. La Maserati ha prodotto solo 45 auto a Modena nel primo semestre del 2025, un numero che fa rabbrividire. Pensate che i dipendenti, sempre più aggrappati a degli ammortizzatori sociali che, come sappiamo, non possono essere eterni, hanno avuto solo 11 giorni di lavoro effettivi, e la situazione rischia di peggiorare ancora di più. 
La Maserati ha una gamma che non attira la clientela, gli investimenti sull’elettrico non hanno portato ai risultati sperati e le perdite sono sempre più enormi. Secondo i dati riportati da “Milano e Finanza“, pubblicati nel corso delle ultime ore, la casa del Tridente ha totalizzato perdite doppie rispetto allo scorso anno, sempre relativamente al periodo compreso tra i mesi di gennaio e di giugno. Andiamo a snocciolare dei dati drammatici e spaventosi al tempo stesso.
Maserati, 140 milioni di perdite nel primo semestre del 2025
In base a quanto reso noto dalla fonte sopracitata, la Maserati ha totalizzato una perdita operativa di 140 milioni di euro nel 2025, il doppio se paragonato allo scorso anno. Allo stesso tempo, i ricavi sono crollati del 41,5%, e dopo i 350 milioni di euro immessi nelle casse del marchio lo scorso anno, Stellantis sarà nuovamente costretta ad immettere capitale nelle casse del costruttore modenese. Viceversa, l’azienda andrebbe in bancarotta. Antonio Filosa, il nuovo CEO della holding multinazionale olandese, ha più volte affermato che la gestione di un marchio storico come quello del Tridente è un onore per Stellantis, ma l’incertezza non può che regnare sovrana in un momento come questo.

Una delle soluzioni di cui si parla con più insistenza è la futura sinergia che ci sarà tra Alfa Romeo e Maserati, che dovrebbe trovare a breve spazio su una nuova sportiva della casa modenese, magari anche con cambio manuale. L’obiettivo è produrre delle sportive esclusive, che non strizzino più l’occhio all’elettrificazione. La prossima sportiva, secondo quanto detto da Davide Danesin, il responsabile dell’ingegneria del brand modenese, sarà totalmente meccanica. Il mondo delle quattro ruote sta facendo un passo indietro, e non potrebbe essere altrimenti vista l’aria che tira nel corso di questi ultimi anni sul fronte dell’elettrico.