Si parla spesso dei problemi ad un particolare motore in vendita sulle auto del gruppo Stellantis. Ora proveremo a capire cosa c’è dietro e perché si verificano così spesso questi guasti.
Sono tempi duri per la gran parte delle case costruttrici, nonché per i gruppi automobilistici mondiali, colpiti da una crisi che non ha precedenti nel settore delle quattro ruote. Il gruppo Stellantis sta vivendo queste difficoltà sulla propria pelle, ed è stato vittima di un crollo delle vendite che non accenna ad arrestarsi. Il tutto ha condotto ad un cambio al vertice, con l’ex CEO Carlos Tavares che ha lasciato il proprio posto al nostro Antonio Filosa, entrato in FIAT nel lontano 1999. 
Stellantis, inoltre, deve fronteggiare anche problematiche interne, relative alla qualità dei propri modelli e dei motori che le equipaggiano. Il caso più eclatante al momento è quello dei motori 1.5 Blue HDi, che soffre della precoce rottura della catena di distribuzione. Sul sito web “Motor.es“, è stata fornita un’interessante spiegazione del perché si stanno verificando questi problemi, nella speranza che possano essere risolti il prima possibile, così da garantire un servizio migliore ai clienti del gruppo.
Stellantis, ecco perché la catena di distribuzione si danneggia sull’1.5
Nel mese di luglio, sono state richiamate oltre mezzo milione di auto del gruppo Stellantis, a causa del guasto che ha colpito i motori 1.5 Blue HDi. Già in passato, aveva fatto discutere l’1.2 PureTech, a differenza del quale, è alimentato a gasolio. Il problema riguarda la catena di distribuzione, che ha rimpiazzato la cinghi a bagno d’olio che aveva causato non pochi problemi sul motore sopracitato. La catena viene considerata, solitamente, più affidabile, ma su molti modelli di marchi come Peugeot, Opel, Citroen e DS sta provocando non pochi grattacapi. Ma per quale motivo si verifica un’usura così precoce? La fonte spagnola sopracitata ha dato una sua lettura della vicenda.

Ecco a cosa è dovuto questo problema: “La combinazione di un’elevata compressione con spazio di installazione limitato, unita all’impiego di materiali poco costosi, crea il terreno fertile perfetto per usurare in tempi troppo brevi la catena di distribuzione“. Per farla breve, la catena è molto sottile, larga solo 7 mm, ed è piccola anche per un monoblocco di 1,5 litri di cilindrata, visto che solitamente, lo standard è di almeno 8 o 10 mm. Stellantis dovrà risolvere anche il problema dell’olio, che rischia di perdere viscosità e ridurre il proprio livello di lubrificazione. Questo più allungare in maniera eccessiva la catena, aumentando il rumore ed il rischio di guasti del motore.