La Lancia, nella sua divisione HF, è sempre stata caratterizzata dal mitico Elefantino Rosso come logo. Oggi vi porteremo alla scoperta della storia di questo simbolo e di questa realtà tanto amata dagli appassionati.
La Lancia è oggi un brand in decadenza, ma che in passato ha scritto pagine di storia impossibili da dimenticare per gli appassionati. L’obiettivo è ora quello di rilanciare il famoso brand HF, caratterizzato dalla presenza dell’Elefantino Rosso, un logo che nessuno ha dimenticato, e che è tornato ben presente sulla nuova Ypsilon HF. La sua nascita risale alla Torino degli anni Sessanta, quando il mercato dell’auto era nelle mani dei nostri marchi. 
HF, acronimo di High Fidelity, significa Alta Fedeltà, ed è un brand che venne fondato da alcuni amanti della Lancia, che lo portarono ai vertici del mondo delle corse. All’epoca, la casa di Torino stava ponendo le basi per i successi che avrebbe ottenuto nei rally nei decenni successivi, con soluzioni tecniche di primissimo livello. Si puntava su sospensioni indipendenti, motori V6 e cambi a cinque marce, con modelli come la Flaminia e la Fulvia che fecero incetta di vendite.
Lancia, cosa c’è dietro al simbolo dell’Elefantino Rosso di HF
Era il 1963 quando la Lancia ufficializzò il lancio della sigla HF, e tre anni più tardi, la Fulvia Coupé HF fu la prima auto ad utilizzarla nel nome di un modello. Venne utilizzata nel mondo dei rally, ed è all’epoca che debuttò il simbolo dell’Elefantino Rosso. L’obiettivo era quello di ottenere prestazioni nelle auto tali da farle ballare come se fossero degli elefanti, ma c’è chi dice che Gianni Lancia, negli anni Cinquanta, aveva scelto questo animale come portafortuna. Dunque, sulla nascita dell’Elefantino Rosso non c’è chiarezza assoluta, ma ciò che conta è che in pochi anni sarebbe divenuto un simbolo per l’azienda.
La Lancia HF dominò la scena con piloti ed auto leggendarie, a cominciare dai tempi di Sandro Munari, soprannominato “Il Drago”. Vetture straordinarie arrivarono in quegli anni, come la Stratos, la 037, la Delta S4 sino alla Delta HF Integrale, dopo la quale si chiuse l’avventura del reparto corse della casa di Torino. Da quel momento in avanti, è iniziato un lento declino che prosegue ancora oggi, ma non mancano coloro che sperano ancora in una rinascita con i modelli che vedremo in futuro. Dopo la Gamma, toccherà alla nuova Delta, che è sicuramente l’auto più attesa.