Per la Tesla non è un periodo positivo, ed ora è arrivata un’altra dura sentenza contro la compagnia di Elon Musk. La casa con sede ad Austin dovrà infatti sborsare un pesante risarcimento, ecco i motivi.
Dopo un primo calo delle vendite fatto registrare lo scorso anno, la Tesla si ritrova a fare i conti con una situazione aziendale sempre più nera. Le vendite ed i fatturati sono letteralmente precipitati in pochi mesi, a causa di svariati fattori. La concorrenza sull’elettrico, soprattutto quella proveniente dalla Cina, è sempre più aggressiva, e le auto ad emissioni zero della compagnia di Elon Musk non vengono più considerate così esclusive come nel passato. 
Inoltre, le posizioni di sostegno del CEO e fondatore a Donald Trump durante la sua campagna elettorale hanno prodotto un vero e proprio boicottaggio all’acquisto delle Tesla, che ha assunto dimensioni preoccupanti per il magnate nativo di Pretoria. Come se non bastasse, il marchio texano sarà ora costretto a versare un maxi risarcimento a seguito di un incidente, che aveva visto come protagonista, in negativo, il sistema di guida autonoma. Andiamo a scoprire di cosa si tratta e quale cifra dovrà essere pagata.
Tesla, 242 milioni di risarcimento per un incidente con guida autonoma
A seguito di un incidente verificatosi nel 2019, la Tesla dovrà effettuare un risarcimento di 242,5 milioni di dollari, cifra a cui si è giunti sommando i 42,5 milioni da versare come risarcimento per i danni provocati dall’autopilota, il sistema di guida autonoma, ai 200 milioni di dollari di danni punitivi per aver provato a nascondere le prove. Ormai oltre sei anni fa, dopo aver parcheggiato la loro auto, la 22enne Naibel Benavines Leon ed il fidanzato, di 27 anni, Dillon Angulo sono stati travolti da una Model S che viaggiava a 100 km/h. L’episodio è finito in tragedia, a causa di un problema dell’Autopilot.

Tuttavia, Angulo ha subito diverse fratture ed una lesione cerebrale, mentre Naibel è morta sul colpo. Il conducente dell’auto pirata, George McGee, affermò subito che era stato distratto dal telefono durante la guida, fidandosi ciecamente dell’Autopilot che era in funzione. I familiari delle vittime hanno così citato in giudizio la Tesla, che è stata condannata così al risarcimento. Una bella mazzata che non fa certo onore alla casa texana, che ha anche cercato di nascondere le prove, un qualcosa che non andrà di certo a favore di una reputazione già compromessa.