Non c’è pace per il gigantesco casco dedicato a Valentino Rossi nel Comune in cui è diventato un eroe. Ecco cosa sta accadendo.
Come si legge sul sito del Comune di Pesaro, il “casco da leggenda” era stato inaugurato il 26 luglio del 2022 per rendere omaggio a Valentino Rossi, parole dell’ex sindaco, allo “sportivo più grande di sempre, che ha fatto emozionare milioni di persone in tutto il mondo”.
Un’opera da record pensata anche per rafforzare il “pellegrinaggio” tra Pesaro e Tavullia dei suoi fan. Matteo Ricci, ex sindaco di Pesaro, oggi europarlamentare del Pd e candidato a governatore delle Marche era stato coinvolto nel progetto. L’ex sindaco ha ricevuto un avviso di garanzia, l’inchiesta riguarda presunte irregolarità nel sistema degli affidamenti.
Tra le opere sotto inchiesta dei PM c’è anche un casco gigante (alto sei metri) realizzato da Riccardo Sivelli di EXTRALAB. Ideatore e coordinatore del progetto “UN CASCO DA LEGGENDA” è Massimiliano Santini, che ha dichiarato: “Parliamo di un casco di dimensioni mai viste, il più grande del mondo. Un evento artistico unico nel suo genere, che oltre ad essere un omaggio alla carriera di Valentino Rossi, può sicuramente diventare un simbolo di attrattivo della città di Pesaro per quanto riguarda turismo sportivo legato al fenomeno Valentino, ma anche per accogliere tanti curiosi o appassionati”.
Pesaro è Terra di Piloti e Motori, dove è sorta la storica Benelli. E’ la prima ed unica città italiana ad accogliere il Museo Nazionale della Motocicletta. Valentino Rossi aveva presto parte anche all’inaugurazione. Date un occhiata al vide YouTube del canale POPCINEMA.
Matteo Ricci si è dichiarato sorpreso ed amareggiato per l’avviso di garanzia: “Sono sorpreso perché io in vita mia, in 15 anni di amministrazione non mi sono mai occupato di affidamenti pubblici e lavori e mi sono sempre fidato ciecamente dei miei dirigenti e dei collaboratori. L’ho ripetuto per mesi e lo ripeterò anche al procuratore che spero di vedere il prima possibile. Fra l’altro l’accusa è curiosa perché mi si dice che non avrei ottenuto nessuna utilità patrimoniale, ma che avrei ottenuto una utilità in termini di consenso politico – prosegue l’europarlamentare – e si dice una cosa che io smentisco, cioè che conoscessi queste associazioni, mentre invece io non c’ho mai avuto a che fare direttamente”. Del tutto estraneo all’inchiesta è Valentino Rossi, il 9 campione del mondo di Tavullia. Sarà nostra cura tenervi aggiornati sugli sviluppi della vicenda.
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