Opel, scatta la grave denuncia in Italia: rischio esplosione per questi modelli, cosa bisogna fare

Continuano i problemi con gli airbag del terrore. Opel è finita nel mirino anche alle nostre latitudini, rea di aver fatto circolare auto pericolose.

La sicurezza a bordo può trasformarsi, in alcuni casi, nel principale pericolo. Il mondo dell’automotive è stato segnato dallo scandalo degli airbag Takata. L’azienda giapponese aveva stabilimenti in Europa con sede in Germania, dove erano state impiantate nove factory. Nel 2013 una serie di gravi incidenti a bordo delle auto fornite di airbag Takata determinò il richiamo di 3,6 milioni esemplari.

Opel, scatta la grave denuncia in Italia: rischio esplosione per questi modelli, cosa bisogna fare
Opel (ANSA) – Quattromania.it

Fu poi una escalation di maxi-richiami in tutto il mondo. Il National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) avanzò il richiamo di oltre 42 milioni di automobili sul suolo americano. Con la più grande procedura di richiamo di tutti i tempi, Takata finì in bancarotta. Dopo lo scandolo degli airbag registrò subito una perdita netta di oltre 700 milioni di dollari un Usa, mentre il debito a livello globale, compreso dei costi dei produttori auto, ammontò a 8,03 miliardi di euro. La società venne ceduta alla Key Safety Systems per 1,6 miliardi di US.

La lunga ombra degli airbag Takata si abbatte sulla Opel

Altroconsumo ha puntato il dito sulla Casa tedesca, appartenente oggi al Gruppo Stellantis, per aver lasciato circolare auto potenzialmente pericolose. Il problema è sempre lo scoppio inavvertito dell’airbag: milioni di dispositivi venduti tra il 2009 e il 2019 contenenti capsule di gonfiaggio basate su nitrato di ammonio, materiale economico ma altamente instabile in presenza di umidità e sbalzi termici, può esplodere all’improvviso.

Takata UFC-Que Choisir contro il gruppo
Takata ancora polemiche (ANSA) – Quattromania.it

I numerosi decessi sono causati dai frammenti metallici sparati nell’abitacolo. Nel corso dell’ultimo decennio sono tantissimi i top brand che hanno affrontato il problema con maxi-richiami per salvarsi da un danno d’immagine enorme. La striscia di sangue si è abbattuta anche sull’Italia. Molte officine si rifiutano di lavorare con auto con airbag Takata. Opel ha lascito circolare le vetture equipaggiate con gli airbag killer su alcune versioni di Corsa, Astra, Meriva, Zafira e Mokka.

Altroconsumo ha denunciato il fatto e chiesto a Opel un piano d’azione urgente. I proprietari dovranno verificare se la loro vettura è a rischio e, seguendo il diktat di Altroconsumo, pretendere la sostituzione immediata dell’airbag e unirsi in un’azione legale collettiva. Takata e Stellantis continuano a far discutere.

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