Foxconn ha deciso di cedere un sito molto importante in America. brutta batosta per il mercato dell’auto in tal senso.
Stiamo vivendo uno dei momenti più grigi nella storia del mercato automobilistico. Il tentativo delle Case di aprirsi completamente all’elettrico sinora non ha portato ai risultati sperati. I dati di vendita sono pessimi quasi per tutti e qualcuno, per la verità, ci ha già lasciato le penne. Sono diverse, infatti le Case che hanno dovuto chiudere i battenti o hanno dovuto semplicemente unirsi ai competitor per non rischiare la bancarotta. 
Ora un altro piccolo pezzetto di quel fantastico mondo viene meno in un certo senso. Il colosso della tecnologia Foxconn, infatti, ha raggiunto un accordo per vendere l’ex stabilimento automobilistico di Lordstown, compresi anche tutti i macchinari presenti. Il prezzo a quanto pare sarebbe di 375 milioni di dollari. La multinazionale taiwanese continuerà a tenere la gestione del sito che produrrà prodotti maggiormente in linea con le priorità strategiche aziendali.
Foxconn promette di credere ancora nell’auto
La fabbrica in questione era della General Motors, che come sappiamo non versa di certo in condizioni eccezionali. Lo stabilimento statunitense era stato acquistato dalla Foxconn nel 2022. Nonostante questa cessione il colosso taiwanese ha comunque dichiarato di non voler abbandonare il settore auto, ma non sono stati forniti ulteriori dettagli.

L’impressione però è che alla luce della crisi del settore, Foxconn abbia deciso di concentrarsi verso altri business, al momento più redditizi. Una situazione sicuramente comprensibile. Purtroppo il Covid ha pesato come un macigno su un settore, che da quel momento in poi non è stato mai più in grado di ripetere determinati numeri. La speranza è che la crescita dell’elettrico come tecnologia di riferimento per gli automobilisti possa presto portare ad una svolta.