C’era una volta una industria dell’automotive italiana solida che puntava a crescere e non vendere allo straniero. Ora è cambiato tutto.
Gli Agnelli avevano saputo tenere in piedi le principali aziende italiane con manovre mirate. L’ultimo salvatore della patria era stato Sergio Marchionne. Il manager italo-canadese aveva lanciato la moda delle acquisizioni. FCA si era ripresa, ma il discorso è cambiato con l’arrivo di John Elkann. Quest’ultimo si è lasciato convincere dalla controparte francese PSA che sarebbe stata necessaria una ristrutturazione epocale per puntare all’elettrico. 
Il Gruppo Stellantis, nel 2024, ha vissuto una crisi profonda ed Exor, holding della famiglia Agnelli, sta cedendo diverse attività italiane all’estero. Una politica pericolosa perché mette a serio rischio la nostra delicata economica. Il pensiero di John Elkann è celato da mille congetture sul futuro dell’industria delle quattro ruote, ma l’intenzione di investire all’estero è palese.
La famiglia piemontese ha preferito alleggerire il proprio portfolio aziendale, vendendo asset strategici per rafforzare la liquidità e puntare su nuovi settori. La vendita del ramo commerciale di Iveco a Tata Motors è solo una delle tante manovre finanziarie del gruppo. La parte militare Idv verrà ceduta a Leonardo per un controvalore di circa 3,8 miliardi di euro. L’operazione, valutata a 14,10 €/azione, riguarda la produzione di camion, autobus e powertrain e include la quota del 27,1% detenuta da Exor, con 43,1% dei diritti di voto. Le cattive notizie non sono finite perché altre aziende sono a rischio.
Elkann incassa da Iveco e guarda all’estero
Il Presidente di Stellantis ha perso il pelo sullo stomaco. Oramai l’Italia è una realtà in crisi che chiede tanto e offre poco. Il Governo aveva fatto richieste esplicite all’erede di Gianni Agnelli. Richieste rispedite al mittente nei fatti. Già in passato si era deciso per la cessione di Magneti Marelli. 
L’operazione di vendita per oltre 1 miliardo si concluse a maggio 2019. Qualche anno dopo arrivò puntuale la cessione della compagnia riassicurativa PartnerRe. Comprata da Exor nel 2016 per 6,9 miliardi di dollari ed è stata venduta nel luglio 2022 al Gruppo francese Covéa per 9,3 miliardi di dollari. Sul piano finanziario alcune delle suddette operazioni si son rivelate vincenti. Ora occorrerà vedere se Iveco sarà stato un buon affare per Tata. Nel 2025 persino la Ferrari ha ceduto il 4% delle azioni e il Presidente ha avuto in dote 3 miliardi di euro. Il Made In Italy è sempre più in mano straniere.