La Casa francese ha partorito qualche tempo fa una leggera sportiva dotata del motore della Renault Clio Williams.
Ci sono auto che lasciano il segno e forse non è un caso che sono state tutte o quasi realizzate in passato. C’è una nostalgia anche tra i giovani per i vecchi modelli sportivi e non, auto ben concepite, realizzate e messe su strada per durare. 
Siamo sul finire degli anni ’90 e l’inizio del nuovo millennio, epoca di transizione tra passato e futuro, dove tutto sembrava possibile con un pizzico di ottimismo e di capacità, anche nel mondo delle quattro ruote. Ripercorriamo insieme la strada fatta da un auto che sin dal suo esordio fu accolta con entusiasmo e clamore dati i successi del team Williams in F1. Se ancora non ci siete arrivati, vi diamo un indizio per poi svelarvi l’iconica spider, oggi oggetto di culto per i collezionisti. Renault dominava la scena della Formula 1 grazie ai motori progettati a Viry-Chatillon. Di quale auto stiamo parlando?
Una Renault dei sogni
Non è la Clio Williams, ma sotto il cofano batte lo stesso cuore. Il cuore tecnico della Renault Sport Spider era realizzato interamente in lega leggera e sviluppava 147 CV a 6.000 giri/min, con una coppia massima di 185 Nm a 4.500 giri/min. Il tutto abbinato a un cambio manuale a 5 rapporti corti, ideale per un piacere di guida estremo. Un 2,0 litri aspirato a quattro cilindri, montato trasversalmente dietro l’abitacolo. Lo 0 a 100 km/h era coperto in 6,9 secondi, mentre la velocità massima toccava i 215 km/h: libidine.

Sospensioni rigide, sterzo basso e vento tra i capelli, peso piuma per un totale di appena 930 kg, che diventavano 965 kg nella variante con parabrezza. La carrozzeria, realizzata quasi interamente in plastica-vetroresina, era composta da appena tre grandi elementi, eccezion fatta per le scenografiche porte ad ali di gabbiano. Il prezzo della Renault Sport Spider, nel 1996, era fissato in 53.900 marchi tedeschi nella versione con deflettore, ovvero 53.360.953 di Lire al cambio dell’epoca, un valore che oggi corrisponderebbe a circa 30.000 euro. Tra il 1995 e il 1999 furono prodotti circa 1.500 esemplari, ciò la rende oggi ancora più rara e da collezione.