Andrea Dovizioso ha lottato contro Marc Marquez per diversi anni, sfiorando il titolo mondiale nel 2017. A distanza di parecchio tempo, ha commentato il dominio dello spagnolo e le difficoltà di Pecco Bagnaia.
Per la MotoGP è in corso la consueta pausa estiva, e piloti e squadre torneranno dalle “ferie” in occasione del Gran Premio d’Austria, previsto nel week-end tra il 15 ed il 17 di agosto. Marc Marquez ha dettato legge sino ad oggi ed ha 120 punti di margine sul fratello Alex, mostrando una superiorità schiacciante soprattutto negli ultimi due mesi. Da Aragon in poi ha vinto cinque Sprint Race ed altrettante gare domenicali di fila, totalizzando 185 punti su altrettanti disponibili. 
Il Marquez di oggi sembra essere tornato quello dei tempi della Honda, contro cui un grande rider italiano sfiorò l’impresa. Parliamo di Andrea Dovizioso, vice-campione del mondo nel 2017, in sella ad una Ducati che iniziava ad affacciarsi alle prime posizioni della griglia. Il rider forlivese arrivò a giocarsi il titolo all’ultima gara di Valencia, salvo poi arrendersi dopo una stagione eccezionale. Il “Dovi” ha parlato della situazione interna alla casa di Borgo Panigale, ed ha detto una frase che non è passata inosservata.
Dovizioso, ecco la frase su Marquez che non convince
Recentemente, Andrea Dovizioso ha parlato delle prestazioni di Marc Marquez e Pecco Bagnaia, agli antipodi in termini di feeling sulla Ducati: “Marquez è molto forte, carismatico ed ogni volta che va in un team crea movimento nel box, ma non voglio entrare troppo nei dettagli, ci sono passato anche io. Dovremmo conoscere i dettagli tecnici delle moto per capire davvero, ma è chiaro che Marc riesce ad adattarsi a tutto, mentre Pecco ha bisogno di una moto che possa sentire sua. Marc ha meno bisogno di avere tutto sotto il suo controllo per andare forte e questa stagione ce lo conferma“.
Dovizioso sostiene che per Bagnaia sarà molto difficile reagire al dominio di Marquez, soprattutto in termini mentali: “Pecco ha ancora un anno per lavorare, il che è positivo, lui è in un team ufficiale e può creare la situazione tecnica di cui ha bisogno. Ha vinto in passato non per istinto ma per consapevolezza. Sarà dura a livello psicologico, ma è umano e la pressione c’è sempre. Ha bisogno di capire di cosa necessita e c’è la possibilità che lo trovi. L’anno scorso ha lavorato bene in inverno. Ora deve lavorare pensando già al prossimo anno“.