Valentino Rossi è una leggenda italiana, un mito del mondo del motorsport e del motociclismo. Un’opera a lui dedicata, situata nella città di Pesaro, è al centro di un’inchiesta che sta facendo discutere.
Sono trascorsi quasi quattro anni dal ritiro di Valentino Rossi dal mondo della MotoGP, ma il “Dottore” continua a far parlare di sé ed a regalare emozioni in pista. Per il terzo anno di fila, il pilota di Tavullia ha trionfato a Misano nel GT World Challenge, mandando in visibilio i tifosi accorsi per sostenerlo. Il nove volte iridato ha vinto in Gara 1, disputata in notturna, sulla BMW M4 GT3 #46 del team WRT, condivisa con Raffaele Marciello. 
Lo svizzero è stato sensazionale nel suo stint, andando a riprendere e superare la Ferrari #51 di Vincent Abril, che con Alessio Rovera aveva ottenuto la pole position e dominato la gran parte della gara. Valentino Rossi avrebbe potuto chiudere sul podio anche Gara 2, ma una penalità lo ha costretto a retrocedere in fondo alla classifica. Nel frattempo, la città di Pesaro è in subbuglio per una maxi inchiesta avviata in queste ultime ore, e di mezzo c’è anche un’opera pubblica dedicata ai successi ottenuti dal “Dottore” nel mondo delle corse. La vicenda è complessa e ci saranno vari aspetti da dover chiarire.
Valentino Rossi, tutto sull’inchiesta sul maxi casco e Matteo Ricci
Sta tenendo banco, in questi giorni, il caso dell’ex sindaco di Pesaro Matteo Ricci, europarlamentare del Partito Democratico, nonché attualmente candidato al ruolo di governatore della Regione Marche. In un recente video, il politico ha annunciato di aver ricevuto un avviso di garanzia. Le indagini nei suoi confronti sono relative a delle presunte irregolarità negli affidi a Pesaro, e sono relative al periodo in cui era sindaco. Indagate, assieme a lui, anche altre persone.

Secondo l’accusa, il comune avrebbe erogato in modo improprio centinaia di migliaia di euro di fondi a due associazioni no profit, così da affidargli la realizzazione di alcune opere. Secondo quanto emerge dai documenti dei pm, sotto accusa ci sarebbe anche un maxi casco gigante realizzato per celebrare Valentino Rossi, originario di Tavullia, a pochi chilometri da Pesaro, oltre ad un murale dedicato alla superstite dell’olocausto Liliana Segre. Va specificato che, a parere dell’accusa, il sindaco non avrebbe guadagnato denaro dagli affidamenti diretti, ma consenso politico. Ricci si è detto sorpreso ed amareggiato da quanto sta accadendo, ma è sereno e, stando alle sue dichiarazioni, estraneo ai fatti.