Il gruppo Stellantis ha dovuto gestire una grande quantità di richiami nel corso dell’ultimo anno e mezzo, e ce n’è uno in particolare che non ha accontentato tutti. Ora scatta l’azione collettiva ai danni del colosso.
Sembra essere in atto un vero e proprio accanimento contro il gruppo Stellantis, uno dei principali colossi automobilistici mondiali. La holding multinazionale olandese è in crisi nera da oltre un anno e mezzo per via di un crollo delle vendite, ma non è il solo guaio in cui è invischiato il gigante delle quattro ruote. Un altro tema di vitale importanza è quello dei richiami, e proprio negli ultimi giorni, oltre 600.000 vetture sono finite sotto accusa per problemi ai motori 3 cilindri 1.2 PureTech Gen 3. 
Sulle vetture coinvolte, nei casi più estremi, potrebbe esserci un rischio incendio per via di perdita di carburante, e sarà necessario intervenire alla svelta in tal senso. Nel frattempo, si riapre anche l’annosa questione degli airbag Takata, che lo scorso anno portarono Stellantis a richiamare oltre mezzo milione di vetture tra Citroen C3 e DS3, a seguito anche di un incidente mortale. L’azienda giapponese, fallita diversi anni fa, aveva prodotto dei dispositivi in grado di causare gravi lesioni, e Stellantis dovrà ora affrontare una nuova battaglia legale.
Stellantis, UFC-Que Choisir contro il gruppo per gli airbag Takata
Gli airbag Takata continuano a suscitare polemiche soprattutto in Francia, dove altre 120.000 auto equipaggiate con questi dispositivi sono nuovamente finite sotto accusa. L’associazione UFC-Que Choisir ha ora presentato un’azione legale contro il gruppo Stellantis e la Citroen, denunciando la mancanza di azioni a favore degli automobilisti che hanno subito danni negli ultimi tempi. Il gruppo aveva comunicato ai proprietari delle auto coinvolte il divieto di mettersi al volante a causa degli airbag prodotti da Takata, che potevano risultare molto pericolosi per chi è a bordo delle vetture.

In sostanza, viene detto agli automobilisti di non mettersi al volante, causando un grave disagio. UFC-Que Choisir ha criticato la gestione dei richiami da parte di Stellantis, denunciandola come una mancanza nei confronti dei clienti, soprattutto sul piano della sicurezza. Ora il caso sarà portato di fronte al Tribunale di Parigi, così da avviare una battaglia legale a difesa dei diritti dei consumatori. La class action si inserisce nel quadro giuridico divenuto legge lo scorso 30 di aprile, che ha individuato i tribunali competenti ad azioni del genere, dopo averne riformato le procedure. L’atto di citazione è in corso di notifica in Francia ed in Olanda. La prima udienza procedurale si terrà il prossimo 15 di ottobre.