Il boom di EV nel Paese del Dragone Rosso sta portando a conseguenze nefaste per l’intera industria dell’Automotive. Ecco cosa sta succedendo.
La Cina per anni ha esultato per il tappetto rosso steso dalla politica per la tecnologia elettrica, ma c’è una realtà che sta emergendo e che per mesi è rimasta celata. La crescita drogata da incentivi statali del car market cinese ha raggiunto un punto massimo. Ora si tratterebbe di consolidare una posizione di forza, ma il proliferare di nuovi brand rischia di creare una frattura preoccupante. 
Il mercato cinese delle auto elettriche affronta una prima ondata di crisi. A causa della sovrapproduzione, oltre 200 marchi hanno avuto un boom, ma ora la competizione si è fatta spietata. Il risultato di questa lotta potrebbe determinare un crack economico. Secondo AlixPartners, solo 15 marchi su 129 resteranno sostenibili entro il 2030.
Questo vuol dire che i pesci grandi divoreranno quelli piccoli, controllando il 75% del mercato nazionale. Ogni azienda sopravvissuta immetterà sul commercio in media 1,02 milioni di veicoli all’anno, e tutti gli altri? Moltissimi brand di EV non riusciranno a superare questa ondata di crisi. Persino colossi stranieri come Tesla, terminato l’hype iniziale sul green, stanno piombando in una crisi senza precedenti per il settore full electric. In Cina per una BYD che cresce a dismisura ci sono altrettante aziende in affanno che stanno subendo una strategia aggressiva.
Auto elettriche: inizia la crisi anche in Cina
I prezzi delle auto stanno cambiando. Dopo una impennata nosense, i principali costruttori di EV hanno abbassato i prezzi. Finanziamenti a tasso zero, sussidi assicurativi e sconti clamorosi hanno portato molti marchi di nuova generazione a intraprendere una strada senza uscite. “Questi strumenti sono le nuove armi di concorrenza”, ha annunciato Stephen Dyer di AlixPartners. 
Nel settore delle quattro ruote si sono lanciati anche colossi dell’elettronica come Xiaomi e Huawei che hanno le spalle coperte. Il rischio è che si arrivi a un collasso generale prima o poi. La capacità produttiva rimane sottoutilizzata: nel 2024 si è abbassata del 50%, il minimo in un decennio. Per ora la Cina conserva lo scettro nel segmento delle EV, ma gli Usa fissano dazi da capogiro e l’Europa sta iniziando a capire che per tutelare l’invasione cinese occorre una politica protezionistica.