Vi sono progetti che non lasciano un segno nel cuore dei fan. E’ il caso di una Ducati che, nonostante un costo relativamente basso, non vende.
Ducatisti si nasce a volte lo si diventa. Ducati, per i puristi, è una religione fatta di telaio in traliccio, Desmo e frizione a secco. Tutto vero per le moto youngtimer, moto che hanno sulle spalle circa vent’anni ma hanno molto da dire sul mercato, molto più oggi che ieri. Andiamo a rispolverare, da sotto il telo, un modello, che è frutto di un cambio della guardia in Ducati all’inizio del nuovo millennio, l’era Terblanche. 
Il designer sudafricano, noto per le collaborazioni con Volkswagen, Norton e soprattutto Ducati, ha messo la sua firma su alcuni dei più famosi (e controversi) modelli della Casa di Borgo Panigale. Uno dei modelli più discussi è di certo la Ducati Sport Classic S. Collaboratore e allievo di Massimo Tamburini (ideatore, tra le altre, di MV Agusta Brutale, Ducati 888, 916 e 996) e Miguel Galluzzi (famoso per aver ideato il design della Ducati Monster, indiscusso modello dell’attuale generazione di naked) Terblanche è l’uomo che ha rivoluzionato il brand emiliani con dei progetti incompresi, come anche la Multistrada, suscitando critiche e dubbi nei clienti e fedelissimi del marchio.
Il modello incompreso della Ducati
Nel mondo del motociclismo e in particolare degli appassionati del marchio di Borgo Panigale Terblanche è ormai conosciuto come un creativo particolarmente innovativo e anticonformista, capace di portare avanti idee controcorrente e spesso audaci: questo carattere fa sì che sui suoi modelli si scateni di frequente un acceso dibattito tra chi ne apprezza l’innovatività e chi invece non li considera degni dei loro predecessori.

La Ducati Sport Classic S, che sviluppa una potenza di 92 CV grazie al suo due valvole da 992 cc raffreddato ad aria di Borgo Panigale è la sintesi perfetta del pensiero di Terblanche. Motore omologato Euro 3 con alimentazione a iniezione, oggi ricercata dai cultori del collezionismo, la si trova sul mercato dell’usato tra i 5.000 e gli 8.000 euro.
Discorso analogo per certi aspetti, per la BMW nineT Racer che monta un motore boxer 4 valvole da 1.170 cc raffreddato ad aria, capace di generare 110 CV e 11,8 kgm di coppia. Il motore è omologato Euro 4 e ha un peso in ordine di marcia di 220 kg. Sono due moto bellissime, tecnologicamente moderne, che hanno già la patina e il fascino classico, in nome della tradizione.