Nel corso della sua lunga la storia il marchio FIAT ha creato autentici capolavori. Uno su tutti ha primeggiato in una classifica internazionale.
Ciò che ha contraddistinto da sempre il prodotto italiano, nel settore automotive, rispetto ad altre case costruttrici straniere è il design e l’artigianalità. 
In un mondo sempre più globalizzato, dove le piccole e medie imprese vengono fagocitate dall’azienda più grande, dove le cessioni o le fusioni aziendali sono all’ordine del giorno, quando le imprese non falliscono, hanno fatto sì che quella originalità, quel coraggio si sia spento a favore di una produzione in serie che segue un principio della domanda, un trend globale ma soprattutto catene di montaggio che fondono, riutilizzano e mescolano pezzi e stili di auto.
Il Gruppo Stellantis oggi è una realtà mondiale, che ha messo radici in tanti paesi diversi, dove la produzione segue la necessità di dare, tra normative europee e crisi aziendali, prodotti spesso senz’anima o chiare rivisitazioni del passato ricalcando modelli che hanno fatto la storia dell’automobilismo, ma soprattutto la fortuna della FIAT. Gli esempi più nostalgici in commercio e in circolazione sono la mitica 500, la Panda, ma se già valutiamo la Grande Panda è un progetto sicuramente nuovo ma come lo stesso Elkann ha ribadito in più di un’occasione, un modello spazioso che sposa la domanda di mercato, che chiede a gran voce auto totali come i SUV, per tutta la famiglia. Questo è il presente, ma in passato dove i presupposti storici oltre che economici erano del tutto differenti.
Il modello leggendario della FIAT
La FIAT ha prodotto auto davvero autentiche, dei capolavori nati e concepiti dalla penna di disegnatori ineguagliabili. Per i nostalgici, rispolveriamo dal cassetto dei ricordi un modello che pochi ricorderanno: la FIAT X1/9, prodotta dal 1972 al 1989, che è stata partorita da Nuccio Bertone. 
Dire Bertone già è una garanzia, essa venne realizzata su disegno di Marcello Gandini. Il motore era un trasversale 4 cilindri da 75 cavalli di potenza massima, con il telaio che derivava dalla Lancia Stratos, altro gioiello indiscusso del design italiano. La FIAT con questo modello ha lasciato il segno e una lezione in cattedra di design e di bellezza, non per altro è stata considerata tra le dieci FIAT, più belle della storia, mai prodotte. Gli anni ’70 hanno lasciato nel cuore di chi li ha vissuti tanta nostalgia per una epoca dove l’identità veniva prima di tutto.