Emergono dettagli preoccupanti su un caso di cui vi avevamo già parlato nel corso degli ultimi giorni, e su cui ora aumenta il mistero. La FIAT è sotto indagine ed ora tutto può davvero accadere.
Vi ricordate del caso dieselgate? Nel 2015, contro la Volkswagen arrivarono delle pesantissime accuse, a causa di presunte emissioni truccate dei propri modelli a gasolio. Il marchio di Wolfsburg fu poi condannato e da quel momento in poi ha iniziato a virare le proprie attenzioni verso ibrido ed elettrico, così da riabilitare la propria immagine, almeno parzialmente. Ora anche la FIAT è sotto accusa, e la situazione si è fatta incandescente. 
Il 30 di giungo scorso, secondo una ricostruzione dell’Agence France-Presse AFP, la Procura di Parigi ha chiesto un quarto processo per truffa aggravata. Dopo quanto accaduto ai danni di marchi come Volkswagen, Peugeot-Citroen e Renault, è arrivato il momento di indagare su un’altra realtà. La Procura di Parigi ha chiesto un processo contro FIAT Chrysler, nota sino al 2021 come FCA, poi conferita in Stellantis a seguito della fusione con il gruppo francese PSA. Andiamo a scoprire quali sono le accuse, in una vicenda che potrebbe rendere ancor più infuocata questa estate.
FIAT, la Procura di Parigi chiede un processo per FCA
Secondo quanto emerge, la FIAT è sospettata di aver venduto, tra il 2014 ed il 2017, auto con motori diesel Multijet II che avrebbero superato la soglia regolamentare di emissione di ossido di azoto. Non sono stati specificati i nomi dei modelli finiti sotto accusa, ma sappiamo che sono stati prodotti dalla casa di Torino, così come da altri brand facenti parte di FCA, come Jeep ed Alfa Romeo. Secondo quanto raccolto dall’agenzia di stampa sopracitata, i veicoli sarebbero stati calibrati appositamente in base a dei parametri tecnici per garantire che rispettassero la norma regolamentare relativa alle emissioni di ossido di azoto nelle condizioni di circolazione alla prova di omologazione.
Secondo i procuratori, questo intervento avrebbe permesso alle auto di superare il test, ma in condizioni di utilizzo comune, le auto avrebbero infranto le leggi sulle emissioni. L’avvocato Alexis Gublin, rappresentante della casa automobilistica, ha così dichiarato: “Prendiamo atto delle richieste dell’accusa, ma contestiamo tutte le argomentazioni legali“. La FIAT ed FCA in generale hanno subito accuse molto simile a quelle che vennero imputate alla Volkswagen, e presto sapremo se un vero e proprio processo verrà aperto a carico del gruppo.