Gli autovelox sono da sempre una delle più grandi paure degli automobilisti, ed in Italia potrebbe presto arrivare una novità. Ecco i dettagli.
L’autovelox è un sistema utile per verificare che gli utenti delle strade stiano rispettando i limiti di velocità, ed in caso contrario, sono gli strumenti tramite i quali vengono assegnate le varie sanzioni pecuniarie. Nel corso degli ultimi anni, essi hanno suscitato pesanti polemiche per via del loro utilizzo, che secondo alcuni non rispetterebbe la legge, e sarebbero utili solamente ai vari comuni per fare cassa sfruttando il denaro dei cittadini.
Qualche tempo fa, a Milano, fece scalpore la sentenza di un giudice, che annullò migliaia di multe per via dell’irregolare posizionamento di un autovelox, costringendo chi di dover a restituire tutto il denaro agli automobilisti. Nel 2024, inoltre, ci fu la vicenda di Fleximan, vale a dire colui che danneggiava gli autovelox presenti nel Nord Italia, diventato un vero e proprio idolo delle folle. D’ora in avanti, ci saranno polemiche anche oltre i nostri confini, vista la novità che è stata introdotta in Francia, e chissà che un giorno non possa essere adottata anche in Italia, con il serio di rischio di far aumentare vertiginosamente la quota delle multe.
L’ultima novità sul tema degli autovelox arriva direttamente dalla Francia, dove verrà introdotto un nuovo dispositivo. Si chiama Equipment de Terrain Urbain, ovvero autovelox più moderni e definiti invisibili. Essi integrano delle funzioni che in passato erano separate, ma la cosa più spaventosa è proprio la loro capacità di essere invisibili. Al giorno d’oggi, i navigatori sono in grado di indicare tutti gli autovelox presenti sulla carreggiata, soprattutto nel caso di Waze, ma con la novità introdotta in Francia, tutto ciò non sarà più possibile. Gli ETU sono di dimensioni ridotte e si mimetizzano per le strade, e gli automobilisti non potranno più notarli come prima.
Possono essere fissati anche sui semafori e sui lampioni, oltre che attorno alle varie segnaletiche stradali. I primi che verranno installati sono circa 200 e verranno piazzati in diverse città, per una sorta di test iniziale, e potranno verificare sia il passaggio con il rosso che la velocità dei vari veicoli. Inoltre, potranno controllare se si ha la cintura di sicurezza allacciata, ma anche l’eventuale uso di smartphone alla guida. Chissà che in futuro non possano arrivare anche dalle nostre parti.
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