Quando la Casa di Stoccarda decise di lanciare sul mercato la Cayenne i puristi storsero il naso. Negli anni è diventata un punto di riferimento assoluto della gamma Porsche.
Nel 2003 nacque il SUV di segmento E della Porsche da una joint venture con Volkswagen. Ne sono state prodotte 3 serie. Nel 2010 arrivò la seconda serie, mentre nel 2017 la terza serie. Oltre alla Cayenne, la Volkswagen Touareg e l’Audi Q7 rimpolparono i listini dei marchi del gruppo di Wolfsburg. La Cayenne fu un’auto decisiva per le sorti di Porsche che era in clamorose difficoltà finanziarie.
La prima serie prese vita a Bratislava in Slovacchia. Sotto al cofano c’era un motore a benzina di produzione propria, un V8 da 4.5 litri di cilindrata, sia in versione aspirata (Cayenne S) sia turbocompressa (Cayenne Turbo). In seguito venne introdotta una motorizzazione 3.2 litri V6, di derivazione Volkswagen, con una potenza di 250 CV. In serie limitata venne proposta anche una versione “Turbo S”, con potenza di 521 CV. Nel 2008 arrivò sul mercato una nuova versione Turbo S, che erogava 550 CV, e si differenzia dalla versione Turbo, anche nella sua versione con kit di potenza. Ai tempi sembrava un mostro ma non è più nulla rispetto alla versione estrema elaborata dagli esperti di Techart.
E’ stata ribattezzata Magnum dal tuner tedesco. Si tratta di uno dei SUV più estremi del pianeta. Con 930 CV e 1.100 Nm di coppia, questo bolide a ruote alte è capace di accelerare da 0 a 100 km/h in soli 2,7 secondi e di toccare i 350 km/h. E’ stato scelto un body kit concepito con un ampio uso di fibra di carbonio. Muscolosa, più leggera e con una aerodinamica curata nei minimi dettagli ha fatto impazzire i fan.
I passaruota allargati e le minigonne laterali trasmettono un senso di onnipotenza alla Cayenne, mentre il retrotreno è caratterizzato da un imponente diffusore in carbonio a vista e dal nuovo scarico centrale. Con 930 CV a disposizione, per impreziosire il sound Techart ha predisposto due configurazioni per il sistema di scarico: con terminali laterali per avere una timbrica più tradizionale o con terminali posteriori centrali per godere di una sonorità più aggressiva.
Il modello base di questa Porsche, sempre più in crisi, è dotato del kit carrozzeria in carbonio, mentre la versione Sport vanta anche il diffusore posteriore con scarico centrale. La versione Unique permette di personalizzare gli elementi della carrozzeria fino ai rivestimenti interni. Infine, c’è la First Edition, una serie limitata a sole 25 unità, con numerazione esclusiva e finiture artigianali.
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