Il brand del Biscione si è lanciato anche sulla tecnologia alla spina. Arriverà una super sportiva che sfiderà la nuova Ferrari full electric.
L’Alfa Romeo e Ferrari, da sempre simboli della sportività Made in Italy, hanno deciso di proporre una sportiva full electric. Una decisione che ha spiazzato i puristi che già non erano rimasti estasiati dal boom dei SUV. Il futuro, in base a quanto sancito nella stanza dei bottoni di Bruxelles, dovrebbe essere alla spina e persino marchi che hanno sempre puntato sulla sportività autentica hanno deciso di scendere a compromessi con proposte 100% elettriche.
L’Alfa Romeo 33 Stradale è una supercar da sogno che ha fatto brillare gli occhi agli appassionati. Il progetto ha visto lo sviluppo cominciare a giugno 2022 su iniziativa di Jean-Philippe Imparato, numero 1 dell’Alfa Romeo. L’auto sportiva ha strizzato l’occhio al passato ed è pensata per essere un omaggio al modello originale del 1967. La produzione è stata limitata di sole 33 unità, tutte andate a ruba. Le auto sono state prodotte dalla carrozzeria italiana Touring Superleggera.
La 33 Stradale offre due alternative: un potente V6 a benzina da oltre 620 cavalli e una versione completamente elettrica che sprigiona oltre 750 cavalli. In base ai dati della Casa milanese la versione alla spina potrà percorrere circa 450 km. Numeri da EV di altissimo spessore. Se la vedrà con la Maserati MC20 Folgore e la nuova auto elettrica che lancerà a fine anno la Ferrari.
L’Alfa Romeo 33 Stradale elettrica dovrebbe avere molto in comune con la Maserati MC20 Folgore. Entrambi i modelli potrebbero condividere la stessa tecnologia, ovvero un’architettura a 800 volt e tre motori elettrici. L’interesse dei collezionisti non sembra essere altissimo. In base ad alcuni rumor, riportati anche sul magazine Everyeye.it, soltanto due clienti avrebbero espresso reale interesse per questa motorizzazione. La 33 Stradale a zero emissioni rappresenterà più un segnale per un’apertura al green che un vero sogno per un appassionato di supercar old school.
La tecnologia elettrica lascia ancora molti interrogativi. L’idea dei vertici della Casa di Arese era quella di diventare un marchio esclusivamente elettrico entro il 2027. C’è stato un inevitabile passo indietro perché non è ancora pronto il mercato. Le nuove Giulia e Stelvio garantiranno motorizzazioni termiche, ibride ed elettriche, grazie alla flessibilità della piattaforma STLA Large. Questa scelta nasce anche dal netto calo di vendite, specialmente in Nord America, dove un approccio full electric sarebbe un suicidio in questa fase.
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