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Auto

La Lancia che voleva sembrare una Ferrari: un piccolo capolavoro con un motore maestoso

Un tempo la Lancia produceva delle vetture straordinarie che non erano molto lontane dagli standard della Ferrari.

In Italia abbiamo assistito al tracollo di un alcuni marchi e al raggiungimento dell’eccellenza assoluta di pochissimi brand di lusso. La qualità delle vetture del Cavallino non era perfetta e curata nei minimi dettagli come oggi e la concorrenza interna era alta. Lancia, Alfa Romeo e Maserati sfornavano vetture da sogno che, anche sul piano estetico, non avevano nulla in meno rispetto ad una Rossa.

lancia, la nascita di una icona – Quattromania.it

Un esempio? La Lancia Montecarlo, battezzata negli Stati Uniti anche Scorpion, realizzata dalla carrozzeria Pininfarina dal 1975 al 1978 nella prima serie e dal 1979 al 1981 nella seconda serie. Le auto della prima generazione erano note come Lancia Beta Montecarlo e quelle della seconda serie, create dal 1979 al 1981, semplicemente come Lancia Montecarlo. L’auto venne immessa sul mercato nella versione Coupé e Targa con capote in tela removibile manualmente. Tutto nacque da un progetto in FIAT che avrebbe nei piano dovuto sostituire la 124 Sport Coupé e affiancare la X1/9.

A quel punto i vertici del brand del Lingotto diedero incarico a Pininfarina di progettare e sviluppare una nuova sportiva. Inizialmente il progetto venne domandato FIAT X1/8 e prevedeva la realizzazione di un’auto sportiva a motore centrale V6 da 3 litri. Il progetto X1/8 doveva essere sviluppata e costruita dalla Pininfarina. Il lavoro di progettazione venne creato nel 1969 e il progetto finale fu completato nel 1971 da Paolo Martin. A quel punto il progetto venne chiamato X1/20 e venne creata una vettura da competizione, la Abarth SE 030.

La nascita di una icona

La vettura creata in famiglia Agnelli venne, inizialmente, svelata con il nome Beta Montecarlo al 45º Salone di Ginevra nel marzo 1975, equipaggiata di un motore in posizione posteriore/traversale, un bialbero Lampredi da 1995 cm³ a quattro cilindri in linea che erogava 120 CV a 6000 giri/min. Lancia annunciò dei dati molti interessanti: una top speed di oltre 190 km/h e uno scatto da 0 100 km/h di 9,3 secondi. Date una occhiata al canale YouTube Clubman Shaeky.

Il frontale era impreziosito da una mascherina riportante il classico scudo Lancia, mentre lo specchietto retrovisore sinistro di serie veniva fornito dalla Vitaloni. La seconda serie venne, semplicemente, chiamata Lancia Montecarlo. Il rapporto di compressione venne incrementato e l’accensione divenne elettronica della Magneti Marelli. L’auto sul piano estetico anticipò anche alcune linee squadrate che fecero la storia della Delta.

Davide Russo

Laureato in Giurisprudenza, appassionato delle leggi dei motori. Davide ha iniziato a collaborare con diversi web magazine italiani, spaziando dal Motorsport all’Automotive, con un occhio alle innovazioni e l’altro alle curiosità storiche. Ha un pensiero che è diventato uno stile di vita: “I believe that everyone has a calling, motorsport is my true passion!”.

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