Alex Zanardi ha vissuto anni molto difficili dopo l’incidente in handbike del giugno del 2020, e prosegue la sua riabilitazione. Ecco i dettagli.
Di piloti di grandi successo, che hanno ottenuto risultati di rilievo nel mondo del motorsport l’Italia ne ha sfornati tanti, ma con Alex Zanardi si è andati decisamente oltre. Il campione bolognese ha vestito i panni di una leggenda sportiva a 360°, ma soprattutto, quelli di un vero lottatore, di un uomo che non conosce il significato della parola mollare. Lo ha dimostrato dopo il terrificante incidente del Lausitzring del 2001, quando perse entrambe le gambe in una cara di Formula Cart.
Tutto sembrava finito, ma Zanardi è poi tornato in pista nel FIA WTCC, diventando un pilota ufficiale della BMW ed ottenendo anche diverse vittorie in quello che, all’epoca, era un seguitissimo e blasonato mondiale turismo. In seguito, il buon Alex ha scoperto l’handbike, vincendo le medaglie d’oro alle Olimpiadi e divenendo un mito dello sport, un punto di riferimento ed un campione di vita, in grado di insegnare a tutti che gettare la spugna è la cosa più sbagliata che si possa fare. E pensare che la vita ha deciso di metterlo alla prova nuovamente pochi anni fa.
Il 19 di giugno del 2020, durante una gara di beneficenza di handbike organizzata in Toscana, Alex Zanardi ha avuto un terribile incidente, perdendo il controllo del mezzo e schiantandosi contro un camion. L’ex pilota fu sottoposto ad un intervento chirurgico maxillo-facciale a Siena, e nel corso della riabilitazione fu trasferito prima in un centro di Lecco e poi al San Raffaele di Milano. Le sue condizioni migliorarono e nel gennaio del 2021 è stato trasferito a Padova, dove riacquisì conoscenza, dopo oltre 7 mesi dal drammatico incidente, un periodo di tempo eterno, soprattutto per la moglie Daniela e la famiglia tutta.
In seguito, nel dicembre dello stesso anno, è stato riportato a casa, subendo poi delle terapie nel centro iperbarico di Ravenna, che pare abbiano dato esito positivo. Al momento, sulle condizioni di Zanardi vige il silenzio assoluto, ma pare che queste cure abbiano dato l’esito sperato, e la sua riabilitazione prosegue. Come nel caso di Michael Schumacher, anche se qui le condizioni sono molto meno gravi, stando a quello che si racconta, la famiglia ha scelto la via della riservatezza, e poco si può chiedere in tal senso.
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