Continuano i problemi in casa Tesla, brand costretto ad avviare una nuova fase di richiami. Il problema è molto serio e la sicurezza è a rischio.
Il 2025 non si apre nel migliore dei modi per la Tesla, che è costretta ad una nuova fase di richiami dopo aver portato a casa un primato poco onorevole nell’anno che si è appena concluso. Con un totale di 5 milioni di veicoli richiamati, è stato il brand che ne ha effettuati di più nel 2024, battendo il gruppo Stellantis e la Ford, con quest’ultima che negli ultimi anni era sempre stata al vertice di una classifica certamente poco onorevole.
La compagnia di Elon Musk, pur mantenendo il primato di vendita a livello globale sulle auto elettriche, ha anche fatto registrare un lieve calo di immatricolazioni rispetto al 2023, a conferma di quanto il dominio che faceva registrare in passato su questa tecnologia stia man mano sfumando. Come se non bastasse, la Tesla dovrà ora intervenire su un numero circoscritto di modelli per un serio problema di sicurezza, che andrà risolto al più presto per evitare una nuova serie di pericolosi incidenti. Andiamo a scoprire cosa è accaduto.
Secondo quanto riportato sul sito web “Autoevolution.com“, che da sempre ci aggiorna su queste tematiche, la Tesla dovrà procedere al richiamo di alcune unità di Model X e Model S per potenziali difetti ai loro airbag, che potrebbero strapparsi e non funzionare a dovere in caso di incidenti. Il fornitore degli airbag incriminati è l’azienda LF Lifetec, e pare che alla base di tutto questo ci sia un errore commesso in fase di montaggio. Pare che durante l’assemblaggio sia stato utilizzato uno strumento non autorizzato, anche se, almeno per il momento, non è avvenuto nessun malfunzionamento a causa di questo errore di costruzione.
Nessuno, dunque, si è ancora fatto male o ha avuto modo di sperimentare il funzionamento errato dell’airbag in questione, ma è sempre meglio prevenire piuttosto che curare. Come verrà risolto il problema? Le Tesla verranno richiamate e saranno inseriti degli airbag riveduti e corretti, con i clienti che, ovviamente, non dovranno pagare nulla per le riparazioni, del tutto a carico del costruttore. Di certo, non è un bel modo per iniziare l’anno per la compagnia di Elon Musk, che dovrà tentare di limitare al massimo le campagne di richiamo.
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