La Ferrari è il sogno di tutti gli appassionati di auto, ma anche per i ricchi non è così facile acquistarne una. Ecco una vicenda davvero folle.
Il brand Ferrari è da sempre quello più desiderato dai cultori del mondo delle quattro ruote, per via dell’eccezionale bellezza stilistica delle supercar che vengono prodotte a Maranello, senza dimenticare le prestazioni. Qualche settimana fa, il Cavallino ha tolto i veli alla sua nuova hypercar, l’eccezionale F80, un bolide da 1.200 cavalli di potenza massima, in grado di bruciare i 350 km/h in termini di velocità massima, divenendo la Rossa stradale più potente di sempre.
Il prezzo è pari a 3,6 milioni di euro, ma le 799 unità che saranno prodotte da qui al 2027 sono state già tutte vendute, il che significa che, se non lo avete fatto sino ad ora, pur avendone la possibilità economica, non potrete far nulla per provare ad acquistarla. Ebbene sì, per acquistare una Ferrari non sono sufficienti soldi in quantità industriale, come ha ben capito il cliente protagonista di questa storia. Pensate che, dopo il rifiuto di vendergli un’auto da parte della casa di Maranello, è arrivato anche a fare causa all’azienda, anche se l’epilogo non è stato di certo felice. Andiamo a scoprire cosa è accaduto.
La vicenda che vogliamo raccontarvi oggi arriva dagli Stati Uniti d’America, uno dei mercati più importanti per la Ferrari. Proprio oltreoceano, il collezionista Preston Henn desiderava acquistare una LaFerrari Aperta, che però gli venne negata nel 2016, dal momento che c’era una scarsa disponibilità di questo bolide. C’è da dire che, come avrete capito, il cliente non l’ha presa benissimo, anche se nei primi tempi mantenne la calma.
Si impegnò ad inviare a Maranello un assegno di un milione di dollari al mese, da recapitare al presidente Sergio Marchionne, ma senza mai ricevere una risposta concreta. Ed è in quel momento che scelse di fare un qualcosa di estremo. Henn fece infatti causa al Cavallino per danno di immagine, con la storia che finì in tribunale. Purtroppo per Henn, la causa non si risolse mai, dal momento che il collezionista morì per cause naturali ad 86 anni, senza mai riuscire a guidare una delle sue Ferrari preferite.
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