Gli e-fuel rappresentano l’unico barlume di speranza di sopravvivenza per i motori termici, ed ora è stata annunciata una data fondamentale.
I motori termici, a meno di cambiamenti nei prossimi anni, hanno una data di scadenza, fissata non troppo in avanti nel tempo. Come ben noto, l’Europa ha deciso per lo stop alla produzione ed alla vendita di auto spinte da motore a combustione a partire dal 2035, spianando, di fatto, la strada alle auto elettriche. Tuttavia, gli enti governativi non hanno fatto i conti con la penuria di vendite delle vetture ad emissioni zero, che sta facendo vacillare i grandi gruppi del settore automotive.
In sostanza, i motori a benzina e quelli diesel, mettendoci dentro anche ibridi e GPL, non ne vogliono sapere di cedere il passo all’elettrico, ed è difficile pensare che qualcosa possa realmente cambiare nei prossimi anni. Per questo motivo, la stessa Europa sta aprendo le porte agli e-fuel, ovvero carburanti che riducono e non poco le emissioni inquinanti, garantendo un futuro ai motori termici. Andiamo a scoprire, nel dettaglio, cosa accadrà nel 2030 e quali sono i progetti futuri.
Per salvare i motori termici è fondamentale puntare sugli e-fuel e sul loro sviluppo, per poi passare alla fase della produzione. Ebbene, i carburanti sintetici potrebbero presto affiancare anche i bio-carburanti (per chi non lo sapesse, sono due tipi di carburanti differenti), e quelli elettrici in chiave futura. L’0biettivo, a lungo termine, è quello di ottenere una totale decarbonizzazione del settore trasporti, e presto ci saranno grandi novità in tal senso.
Secondo la previsione fornita dal documento dell’Accademia Nazionale dei Lincei firmato da Silvia Bordiga, Gaetano Guerra e Gianfranco Pacchioni, infatti, nel 2030 partirà la prima grande produzione su larga scala degli e-fuel, che andrebbero così a rifornire un’importante quantità delle nostre vetture, garantendo un decremento dell’inquinamento a livello globale.
Tuttavia, secondo lo stesso documento, solamente nel 2050 la diffusione degli e-fuel potrebbe fare davvero la differenza, nel tentativo di salvare sia i motori termici che il loro impatto sull’ambiente. Al momento, a rallentare la loro produzione è un costo ancora troppo elevato, che è dalle 3 alle 10 volte superiore rispetto a quello dei carburanti fossili. Inoltre, risulta essere troppo legato al costo dell’energia elettrica ed alla cattura della CO2 che è necessaria per la loro produzione. Dunque, per vedere gli e-fuel in attività su larga scala, c’è ancora da attendere parecchio.
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