La Volkswagen è in crisi nera ed ora torna l’ipotesi del taglio di migliaia di posti di lavoro. Ecco gli scenari futuri.
Non c’è pace per il gruppo Volkswagen ed i suoi dipendenti, all’interno di una situazione che si sta aggravando sempre di più. Nel corso delle ultime settimane, il colosso di Wolfsburg ha annunciato la possibile chiusura di due stabilimenti in Germania, cosa che in 87 anni di storia non era mai accaduta, ma lo scenario, a seguito della crisi economica, si fa sempre più realistico, ed a rimetterci saranno migliaia di dipendenti.
Già alla fine del 2023 i vertici avevano fotografato una situazione di grave crisi, a seguito del crollo delle vendite, ma anche per via di investimenti sull’elettrico che non hanno prodotto i risultati sperati, ma che comunque non verranno fermati. A questo punto, è bene far chiarezza su una situazione terribile per il gruppo Volkswagen, che ora ha pronto un piano di licenziamenti. Il taglio ai costi di 10 miliardi di euro da portare a termine entro il 2026, infatti, potrebbe non essere sufficiente per riportare la VW ad uno stato di maggior tranquillità.
Secondo quanto emerso in queste ore, la Volkswagen starebbe pensando al taglio di ben 15.000 posti di lavoro, ovvero il 2% dell’organico globale, ed a differenza di quanto annunciato qualche giorno fa, gli stabilimenti a rischio chiusura in Germania sarebbero addirittura tre. La notizia dei licenziamenti non è campata in aria, dal momento che sarebbe stata annunciata dai vertici del colosso tedesco agli analisti della banca statunitense Jefferies, con i quali c’è stato un incontro in questi giorni.
Non solo, ma pare che la chiusura dei siti di produzione ed i licenziamenti potrebbero essere annunciati già entro la fine del 2024, per cui, si tratta di misure imminenti. Tutto ciò porterebbe la VW a ridurre la produzione di auto in Europa di circa 500-700 mila unità, con tutte le spese di dismissione delle fabbriche che andrebbero ad aggravare un quadro già finanziariamente molto compromesso.
Sempre secondo quanto riferito dagli analisti di Jefferies, i vertici avrebbero affermato che la Volkswagen non ha alcun Piano B, e che presto verranno annunciate tutte le misure prese in forma ufficiale. I sindacati, ovviamente, stanno insorgendo, ma i manager credono che non ne abbiano alcun diritto, invitando tutti a sedersi ad un tavolo per discutere tempi e modalità di gestione degli esuberi. Presto arriveranno novità in tal senso.
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