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Normative

La tua auto cade a pezzi? Ecco in quali casi non puoi guidarla | Pena una multa esagerata

In una grande metropoli nessuna auto è al sicuro dall’eventualità di un incidente. Ma quali sono i danni che rendono la tua auto inadatta alla circolazione stradale? Esiste un modo per capire se puoi guidare o meno. 

Al mondo ci sono milioni di automobili e quando si guida in città, la possibilità che due o più di queste collidano causando un incidente non è mica tanto remota! Quanti di voi hanno subito un tamponamento negli ultimi anni? Quanti di voi hanno urtato un muretto, un cono stradale o un palo della luce facendo manovra? Ecco, appunto: le auto sono oggetti che usiamo tutti i giorni e come tali possono essere danneggiate facilmente!

In questo caso, puoi guidarla davvero? (Canva)

Un altro problema!

Oltre al danno la beffa: come se non bastasse l’incidente, la paura, i danni da pagare tramite polizza RCA e le immancabili spese di rito dopo la visita dal meccanico di fiducia avete anche un altro problema con cui fare i conti. Se la vostra auto ha subito gravi danni, esiste la possibilità mica tanto piccola che non possiate più guidarla finché non ha ricevuto le riparazioni.

Non sempre è facile capire se un’auto si può guidare o meno. Un danno che per voi sembra trascurabile infatti per il Codice della Strada potrebbe rivelarsi di entità tale da non consentire la circolazione della vostra auto incidentata. Oggi vogliamo darvi una mano a capire quando l’auto si può condurre senza problemi dopo il “botto” e quando è il caso di lasciarla in garage…

Cosa dice la legge?

Il Codice della Strada è molto chiaro in merito con l’Articolo 79 che recita quanto segue: “I veicoli devono essere tenuti in condizioni di efficienza per circolare senza costituire un pericolo o diventare fonti di inquinamento”. E già qui, partiamo con due precisazioni: per “inquinamento” si intende anche quello acustico e quando si parla di veicoli, sono inclusi anche rimorchi, roulotte e carrelli per trasportare materiali ed altri veicoli come barche e moto!

“Dai, è solo un graffietto…” (WJHG)

Questo enunciato ci fa già capire una cosa. L’auto non solo deve essere in grado di spostarsi per la città ma deve anche garantirvi la visibilità minima per circolare senza costituire un pericolo per gli altri, non deve fare un rumore assordante ed insopportabile – specialmente in città – e non deve inquinare troppo!

Qualche utile consiglio!

A quali dettagli prestare attenzione dopo un incidente, insomma? Sicuramente, dovete controllare immediatamente fari e pneumatici che garantiscono rispettivamente la visibilità e la trazione su strada. In seguito, assicuratevi che l’auto non abbia pezzi che sporgono rischiando di staccarsi all’improvviso con la possibilità di causare un incidente come parafanghi, specchietti ed accessori assortiti.

La vostra vettura potrebbe poi produrre un rumore considerato inaccettabile in città: il sistema di riferimento per l’inquinamento acustico ci dice che qualsiasi suono oltre i 60 Decibel è punibile con una multa ma anche una cinghia che stride fortemente, un parafango che rimbalza a terra provocando grande rumore e parti mobili che si staccano battendo a terra potrebbero essere riconosciute come “inquinanti” da un vigile e quindi portare alla multa.

In poche parole, non fate come quest’uomo! (YouTube)

Per finire, se siete stati tamponati assicuratevi che la marmitta e lo scarico dell’auto nel suo complesso non siano danneggiati, anche l’inquinamento ambientale è un reato sanzionato. Se ve lo state chiedendo, la multa non è lieve: un’auto che circola in condizioni simili a quelle elencate rischia una sanzione tra gli 84 ed i 355 Euro a danno del proprietario mentre se la usate in una competizione, rischiate addirittura di pagare 11.741 Euro di contravvenzione! Costa molto meno una visita dal meccanico…

Manfredi Falcetta

Appassionato di auto e moto, mi piace immergermi nell’universo dei motori, scoprendo le ultime innovazioni tecnologiche e seguendo le competizioni più emozionanti. La scrittura e la lettura, invece, sono le mie oasi di tranquillità, dove mi perdo tra le pagine di libri avvincenti e mi esprimo liberamente attraverso le parole.

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