Crisi auto, le difficoltà all’interno dell’automotive continuano eccome. A farne le spese in questo caso è un colosso giapponese delle automobili che ha deciso di bloccare una specifica produzione.
La crisi all’interno del settore automobilistico non sembra affatto accennare a fermarsi. Lo dimostrano pure le difficoltà che un colosso quale è Honda sembra essere costretto ad affrontare.
L’azienda nipponica pare intenzionata a tagliare il 40% della produzione nel suo Giappone. Scopriamo motivi e conseguenze di tale scelta, che potrebbe colpire non poco la società situata nel Sol Levante.
La Honda, e ci mancherebbe altro, la conosciamo tutti molto bene. Parliamo dell’azienda multinazionale proveniente dal Giappone capace di produrre auto e moto di grande successo da decenni, oltre a sviluppare continue ricerche nel campo della robotica. Per intenderci, con una produzione annua di oltre 14 milioni di motori, è certamente fra i primi costruttori dal punto di vista globale.
E’ quotata alla borsa di Tokyo, in quella di New York e in varie altre borse mondiali. Se però pure un produttore di questo calibro si trova in difficoltà dal punto di vista della produzione, beh, ciò risulta essere indice molto chiaro del momento che il settore dell’automobilismo sta vivendo. Una situazione che oggi cercheremo di capire come e quanto ha colpito e sta colpendo il costruttore orientale numero uno al mondo.
Brutte notizie in casa Honda; nelle scorse ore, il colosso giapponese ha annunciato che ridurrà la produzione di automobili in Giappone del 40% nella prima parte del mese prossimo. Il taglio della produzione riguarda diversi stabilimenti del marchio nel Sol Levante. L’impianto situato nella prefettura di Saitama, a nord di Tokyo, è il più colpito sicuramente.
Ma anche lo stabilimento di Suzuka ridurrà i piani di produzione di circa il 30% all’inizio di settembre. I modelli che ne risentiranno sono SUV e minivan passando per la mitica Civic. Il motivo di questi tagli, sembrerebbe essere quello legato ai ritardi nel ricevere componenti fondamentali come microchip e semiconduttori.
Un qualcosa legato alla pandemia di Coronavirus. Un dietrofront per Honda, a pensarci bene, dato che l’azienda era convinta che la produzione sarebbe potuta tornare alla normalità all’inizio dello scorso giugno. Secondo i giapponesi, comunque, la situazione dovrebbe migliorare già a partire dalla seconda parte di settembre. Certo è che questo problema, che lega da tempo tutto l’automotive, non farà piacere ai vertici della multinazionale.
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