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Scatola nera obbligatoria in auto: è vero che i prezzi dell’assicurazione diminuiranno? Ecco la verità

L’assicurazione auto non è solo obbligatoria per legge, ma rappresenta una tutela in più per gli automobilisti se dovessero essere coinvolti in un incidente. Ora è però necessario ottemperare un obbligo in più, la presenza della scatola nera sulle vetture di nuova generazione. Questo comporta però un aumento nei prezzi?

Dal 6 luglio 2022 tutte le auto di nuova omologazione devono essere dotate di scatola nera, un dispositivo elettronico che registra una serie di dati relativi ai movimenti della vettura, come velocità, acceleraazione e decelerazione, oltre a tutti gli spostamenti. Si tratta di uno strumento fondamentale in caso di incidenti, in modo tale da ricostruire dinamica e responsabilità.

Assicurazioni auto

L’installazione viene effettuata presso un’officina autorizzata, in accordo con la compagnia assicurativa con cui si è sottoscritta la polizza. Si spera in questo modo di sensibilizzare ulteriormente chi si mette al volante a rispettare il Codice della Strada e a essere prudenti. Non può però che essere naturale porsi una domanda: questo cambiamento comporta un rialzo nei costi dell’RC auto, già di per sè difficili da sostenere per molte famiglie?

Scatola nera in auto. cosa cambia per i costi dell’assicurazione

Pur essendo disponibili diverse formule per l’RC auto, comprese quelle per un determinato periodo dell’anno o per un certo numero di chilometri percorsi, si tratta di una voce di spesa che incide sempre in modo significativo sul bilancio delle famiglie.

Fortunatamente, però, ci sono buone notizie per chi ha una vettura dotata di scatola nera. Chi pensa che la presenza di questo strumento possa comportare un aumento deve ricredersi. Sulla base degli studi effettuati dall’IVASSm infatti, il dispositivo può arrivare a ridurre anche del 20% il numero degli incidenti. Questo consente così alle varie compagnie, salvo qualche eccezione, di ritoccare verso il basso le tariffe.

Foto: Pxhere

Non è però tutto oro quello che luccica. Questo, infatti, rende difficile trasferire i dati relativi alle abitudini di guida dell’intestatario da una compagnia all’altra. Qual è l’effetto? Nella maggioranza dei casi l’automobilista resta fedele alla società con cui ha sottoscritto il contratto. Farsi concorrenza tra le varie società diventa così più complesso.

Si arriverà così con ogni probabilità all’adozione di una strategia di prezzo basata sull’aumento del premio con il crescere degli anni di permanenza.

Ilaria Macchi

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