A volte ritornano: nonostante una prima batosta, gli importatori di questi veicoli non si sono fatti scrupoli a riprovarci ancora e ancora. Una notizia che farà infuriare gli appassionati delle due ruote.
Come si suol dire, qualcuno non impara mai. Il fenomeno del plagio è uno dei più tristemente attuali sul mercato moderno delle due e quattro ruote e non ha risparmiato il nostro paese, purtroppo. Da notare che non stiamo parlando di pessime repliche di supercar italiane fatte con due soldi nel giardino di casa di un privato, parliamo di veri e propri reati di appropriazione culturale.
Poco tempo fa, le autorità italiane si sono viste costrette a dichiarare un giro di vite contro il fenomeno del plagio di un modello italiano famoso, amato ed esportato in tutto il mondo. Parliamo del Piaggio Vespa, uno dei motorini tricolore più esportati dal nostro paese nonostante siano passati decenni dalla sua entrata in produzione. Ma la Vespa ha saputo farsi amare grazie alla sua semplicità ed originalità.
Quello che manca ai cloni di questo mezzo, in poche parole. Nonostante un severo bando che rende un vero e proprio reato punibile penalmente l’importazione di questi mezzi, dalla Cina sono recentemente arrivate altre brutte copie – ovviamente non autorizzate – della Vespa che hanno fatto scattare indagini e sequestri. Questo è solo l’ultimo episodio.
Giusto in questi giorni all’aeroporto di Linate, uno dei principali snodi del trasporto di merci nel milanese, le autorità hanno individuato quattro scooter elettrici contraffatti importati dalla Cina, scoperti dalla sicurezza aeroportuale in un garage. Qualcuno ha pensato bene di provare ad importare in Italia questi mezzi contraffatti identici in tutto e per tutto alla Vespa originale, venendo però scoperto.
Potete vederlo da voi qui in foto, a parte la qualità costruttiva sicuramente molto scadente e qualche dettaglio estetico di poco conto, questi scooter sono pressoché identici alla nostra Vespa. Il fenomeno preoccupa le autorità perchè sembra che qualche sconosciuta casa cinese le stia producendo in serie: “E’ un danno pericoloso e crea uno spiacevole precedente”, è il parere del Procuratore Eugenio Fusco che ha supervisionato le operazioni di sequestro.
Solo nel 2021, i sequestri di mezzi come questi sono stati milioni ma non è tutto: basta digitare su Google poche semplici parole chiave per imbattersi in plagi improponibili di motorini e perfino automobili europee a prezzi solitamente inferiori ai 1.000 Euro importati in particolare modo dalla Cina. Un fenomeno in crescita che nei prossimi anni minerà sempre di più la reputazione e il giro di affari di marchi come Piaggio che sono ormai esasperati.
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