Limiti e sanzioni sempre più severi e stringenti. Ma i casi di confisca dell’auto (con successiva vendita) sono in grande aumento
Radar fissi e limiti di velocità che, per qualcuno, sono davvero bassi e che creano quasi un pericolo “al contrario”. Ma le autorità tirano dritto. E quindi si prevedono tempi molto duri per gli automobilisti che rischiano sanzioni pesantissime fino addirittura alla confisca della propria autovettura.
Si tratta di un recente adeguamento della tabella delle sanzioni, che è andato a incidere ulteriormente su parametri già molto stringenti. Le autorità fanno sapere che si tratta di un’azione “dissuasiva”, volta a limitare gli incidenti, potenzialmente mortali. In tal senso, quindi, si inquadra anche l’installazione sempre maggiore dei radar.
Attualmente, un eccesso inferiore a 20 km/h in presenza di un limite superiore a 50 km/h (ad esempio 88 km/h dove il limite è di 70), prevede una sanzione solo pecuniaria di 3a classe e la detrazione di un punto dalla patente.
Se il limite sul tratto di strada è invece uguale o inferiore a 50 con un eccesso inferiore a 20 km/h (esempio 48 km/h dove il limite è 30), la sanzione di 4a classe prevede una sanzione di 135 euro e la detrazione di un punto dalla patente.
Limiti e sanzioni cambiano per la fascia superiore, laddove con il superamento dei limiti di velocità tra 20 e meno di 30 km/h, quale che sia il limite imposto, la sanzione di 4a classe prevede una multa di 135 euro e la detrazione di due punti dalla patente.
Ovviamente si tratta di limiti e sanzioni progressivi. Quindi se il superamento avviene in un range compreso fra 30 e 40 km/h, la sanzione di 5a classe comporta 135 euro di ammenda, la perdita di tre punti e la sospensione della patente per un periodo che può arrivare a tre anni.
Se si supera il range di 50 chilometri orari, poi, arriva la stangata. Sanzioni di 6a e 7a classe con multe di 135 e 1500 euro, oltre alla perdita di 4 e 6 punti e la sospensione della patente fino a 3 anni.
Quando invece si sfora nel penale e, quindi, le infrazioni sono considerate reati stradali, si può arrivare anche alla confisca del veicolo.
In questo caso, l’auto verrà venduta e l’introito finirà nelle casse dello Stato. Parliamo di non pochi denari, dato che la confisca può colpire le supercar che costano 200mila euro, 300mila euro o anche di più. E’ vero che il provvedimento è a discrezione del giudice, ma i casi stanno proliferando.
Anche perché in molti casi il guidatore è recidivo, e può arrivare a commettere una infrazione a meno di tre anni dalla precedente, superando magari di parecchio la velocità consentita. In questi casi la confisca non è automatica, ma quasi.
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Si tratta, quindi, di un recente adeguamento della tabella delle sanzioni che possono essere erogate in Francia attraverso la vasta rete dei radar fissi, di cui numerosi anche nella zona di Nizza e della Savoia. Una notizia che ci interessa molto, perché quelle strade, che collegano al tunnel del Monte Bianco, sono molto frequentate anche dagli automobilisti italiani.
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