Sembra davvero l’utilitaria della Austin anche se sul muso ha una famosa H. Questa vettura poco conosciuta è stata tra le prime vere city car orientali.
Il mercato giapponese al giorno d’oggi è praticamente pieno di city car ma non è sempre stata questa la situazione. Per questo piccole vetture come la Subaru 360 e la Honda N360 – che coincidenza che due auto così simili abbiano la stessa denominazione – sono così interessanti.
Questa piccola vettura fa parte della cosiddetta categoria delle Kei-cars, piccole vetture giapponesi destinate spesso al mercato straniero. La linea dell’auto non a caso ricorda quella della Austin Mini da cui forse i progettisti presero spunto per produrre una delle prime “piccole” del marchio.
Un’altra curiosa coincidenza sull’auto è il fatto che la sua linea ricordi vagamente pure quella della Fiat 126, specie il retro. Peccato che la vettura italiana sia entrata in produzione nel 1972, anno in cui la N360 andava in pensione. Ma il dettaglio più interessante dell’auto si trova “davanti”.
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La vettura montava uno dei motori più piccoli mai visti su un’auto di serie: parliamo di un minuscolo due cilindri da 354 centimetri cubici, capace di erogare 31 cavalli. Per un’auto pesante 508 chilogrammi comunque, si trattava di una potenza più che sufficiente.
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Ciononostante, gli ingegneri della Honda decisero comunque di potenziare il motore dell’auto per il mercato europeo e statunitense, più esigenti sotto questo punto di vista, arrivando a 45 cavalli. L’auto sarebbe poi stata sostituita dalla Civic, una vettura che non ha bisogno di presentazioni.
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Che eredità ha lasciato questa vettura al marchio? Pur non essendo così famosa come altri modelli Honda, la N360 ha costituito un importante precedente per le utilitarie successive della casa al punto che vari modelli elettrici le rendono omaggio portando una N nel nome.
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