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Auto

Chissà come sarebbe stato il mondo senza di lei, ecco come tutto è cominciato

Una storia lunga secoli quella dell’automobile: era la fine del 1800 quando una casa automobilistica tuttora in attività presentò un’invenzione che avrebbe rivoluzionato la storia dell’uomo.

Se l’invenzione della ruota assieme a quella del fuoco e degli strumenti è stata una delle prime e più importanti scoperte che i nostri antenati hanno effettuato millenni fa, altrettanto decisiva e di impatto è stata un’altra invenzione che al livello storico è avvenuta praticamente ieri.

La prima auto della storia (Catawiki)

Era il 1886 quando la Benz, la prima casa automobilistica della storia che sarebbe poi divenuta la Mercedes-Benz, mise in produzione la prima automobile di serie della storia, conosciuta anche come “carrozza senza cavalli”, un nomignolo inizialmente offensivo affibbiatole dai suoi denigratori.

La storia della Benz Patent Motorwagen però inizia ancora prima, precisamente nel 1873 quando un inventore tedesco molto lungimirante, mister Carl Benz lavorò al primo motore a scoppio funzionante.

A Benz servirono ancora anni prima di riuscire finalmente a montare questo prototipo su una vettura: da quel momento in poi, le cose non furono mai più le stesse né in Germania né nel resto del mondo.

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Tre ruote un solo cilindro

La prima auto della storia non aveva quattro ruote: la Motorwagen era a tutti gli effetti un triciclo con un motore a scoppio montato a bordo. L’automobile non aveva ancora molte caratteristiche che la collegherebbero ad una moderna vettura, basti pensare alle soluzioni trovate da Benz per renderla funzionare.

Una Benz Motorwagen in esposizione (Wikipedia)

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Per sterzare, il pilota avrebbe dovuto applicarsi con energia ad un tubo metallico capace di sterzare l’unica ruota anteriore. Il motore era un prototipo azionato da un singolo cilindro, sistemato sulla struttura che lasciava il pilota esposto alle intemperie. Le ruote erano praticamente identiche a quelle di una bicicletta.

Il motore, pesante cento chilogrammi e capace di erogare circa due cavalli, spingeva il triciclo a circa 16 chilometri orari. L’auto venne inizialmente accolta con estremo scetticismo e ironia: per promuovere la nuova invenzione, la moglie di Carl, Bertha, guidò da Mannheim a Pforzheim la nuova Motorwagen, compiendo il lungo viaggio senza troppe difficoltà.

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La produzione in serie non fu proprio su larga scala: fino al 1893 vennero assemblate infatti 25 vetture, vendute ognuna all’equivalente di circa 4.100 Dollari odierni. Pochi anni dopo, l’automobile sarebbe diventata un bene diffusissimo grazie ad un certo Henry Ford. Ma questa è un’altra storia.

Manfredi Falcetta

Appassionato di auto e moto, mi piace immergermi nell’universo dei motori, scoprendo le ultime innovazioni tecnologiche e seguendo le competizioni più emozionanti. La scrittura e la lettura, invece, sono le mie oasi di tranquillità, dove mi perdo tra le pagine di libri avvincenti e mi esprimo liberamente attraverso le parole.

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