Se non si è in regola, in caso di controllo su strada da parte delle forze dell’ordine, si possono ricevere multe molto pesanti.
Un incubo. Soprattutto quando ci si accorge che l’auto servirà. Magari per un viaggio di lavoro. Oppure per spostarsi a costi più ridotti per una vacanza. Ma la patente è scaduta. E, allora, cosa fare?
Con la proroga dello stato d’emergenza per fronteggiare la pandemia da Coronavirus, decretato dal Governo, cambia qualcosa anche per il rinnovo delle patenti. I documenti in scadenza tra il 31 gennaio 2020 e il 31 luglio 2021 mantengono infatti la loro validità per i novanta giorni successivi alla dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza. Il calcolo è presto fatto: fino al 29 ottobre 2021.
In ogni caso, prima o poi la patente va rinnovata. Ed è bene conoscere più dettagli possibili sulla procedura. Anche perché, in caso di controllo su strada da parte delle forze dell’ordine, si possono ricevere multe molto pesanti. Oltre che avere una sospensione, anche molto lunga, per il rinnovo del documento che autorizza alla guida.
La patente di guida ha dei tempi di scadenza molto lunghi e che variano a seconda dell’età dell’automobilista. Ma un primo consiglio, prima di passare a una esaustiva carrellata, è quello di tenere sempre bene a mente la data di scadenza. Dal 2012 la scadenza coincide con la data del compleanno dell’automobilista. Insomma, impossibile dire di aver dimenticato. E, in ogni caso, la data può essere facilmente individuata sul documento.
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Nel riepilogo faremo riferimento solo alle patenti A e B, quelle che disciplinano le autovetture e i motocicli. Il discorso è invece diverso per le patenti C, che riguardano i camion.
Come detto, la guida con patente scaduta non è ammessa dal Codice della strada. E, qualora si venga “beccati”, le sanzioni possono essere molto severe. Iniziamo con la parte pecuniaria: la multa è compresa tra i fra 160 e 644 euro. L’automobilista colto nella grave infrazione, avrà inoltre il ritiro della patente scaduta. E l’obbligo di sottoporsi alla visita per il rinnovo, entro i successivi 10 giorni.
I tempi variano a seconda dell’età. Per gli automobilisti con meno di 50 anni, il rinnovo è previsto ogni 10 anni. Ma dai 51 anni in su, l’intervallo si dimezza e passa a un rinnovo ogni 5 anni. Più si va avanti, più l’intervallo diventa esile. Dai 70 agli 80 anni, il rinnovo è triennale. Mentre per chi guida ancora, oltre gli 80 anni, il rinnovo è biennale. In questo caso, inoltre, sono anche previsti degli esami più accurati, tra cui la visita oculistica e una certificazione medica.
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